Viaggio a Praga 2024
La mia orchestra è Praga!” pare che un giorno abbia esclamato Mozart. Ed è Praga che è diventata il palcoscenico del nostro viaggio di istruzione.
Ricorderemo sempre la sua magica bellezza notturna al chiaro di una luna di primavera.
Il nostro viaggio si è svolto dal 23 al 27 marzo con partenza da Padova. Abbiamo fatto tappa al Lager di Mauthausen e riflettuto sugli orrori di una tragica paginadella Storia del Novecento. Ci siamo, quindi, immersi, sin dal giorno successivo, nelle atmosfere della città alla scoperta dei luoghi legati all’Alchimia e alla Kabballah.
La nostra visita alla città non poteva, così, che iniziare col celebre castello, rievocando i fatti delle varie defenestrazioni, che hanno caratterizzato la storia della capitale della Boemia, percorrendo il “vicolo d’oro” ed ammirando le vetrate della spettacolare cattedrale di San Vito. Abbiamo, così, camminato lungo la splendida Via Nerudova, attraversato più volte il celebre Ponte Carlo, apposto le nostre firme sul muro di John Lennon, ammirato più volte lo spettacolo dell’orologio astronomico, rammentato i racconti di Kafka e assaporato le squisite pietanze della cucina praghese,
Nei giorni a seguire, molti di noi hanno scoperto le usanze e le tradizioni della cultura ebraica, passeggiando per i viali dello Josefov, visitandone le sinagoghe e il cimitero e rievocando la leggenda del Golem.
Dalla celebre defenestrazione alla famosa “Primavera di Praga”, ricordata davanti alla targa commemorativa di Ian Palach in Piazza Venceslao, eventi drammatici che hanno caratterizzato diversi secoli di storia erano, così, di fronte ai nostri occhi. La Guerra dei Trent’Anni, l’attentato al “Boia di Praga”, il sacrificio di Ian Palach, le rivoluzioni di primavera e di velluto si sono alternati a momenti di relax, a sorrisi, battute e, soprattutto, episodi che si tramuteranno in ricordi.
Il nostro saluto alla città di Praga dalla collina del Vyserad al tramonto prima e, successivamente, dal Ponte Carlo di notte ha chiuso questa esperienza. Siamo in cuor nostro fiduciosi di aver donato ai nostri ragazzi, soprattutto, un bel ricordo della fase finale della loro adolescenza.