XXXI edizione delle Giornate FAI di Primavera

Intermezzi musicali

eseguiti da alcuni ensemble

del Liceo musicale "C.Marchesi" di Padova

Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti.

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. La manifestazione di punta del FAI, giunta alla 31ª edizione, offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione in oltre 750 luoghi in 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (l'elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione saranno pubblicate su questo sito dal 16 marzo).

Un fine settimana con un unico protagonista: il patrimonio di storia, arte e natura italiano. Una ricchezza del Paese che continua a stupire, luoghi speciali disseminati in ogni angolo della Penisola che rivelano una straordinaria ricchezza anche dove meno te lo aspetti. Non solo monumenti dal riconosciuto valore dunque, ma anche siti inediti e paesaggi sconosciuti, la cui importanza in termini di cultura, storia e tradizioni, talvolta nascosta o non convenzionale, racconta l’identità del Paese più bello del mondo. Saranno visitabili ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, e ancora esempi di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani. Non mancheranno poi itinerari nei borghi e visite in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici, nel solco dell’impegno della Fondazione per la diffusione di una più ampia "cultura della natura".

La manifestazione è inoltre un importante evento di raccolta fondi, per questo ai partecipanti verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione e le attività del FAI.

VILLA PESAVENTO E FATTORIA LUNGARGINE, PADOVA

In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Villa Pesavento, tipica Villa veneta, si trova a Padova, nel quartiere Brusegana, alla confluenza del canale Brentella con il Bacchiglione. Lo sviluppo urbanistico dell'ultimo secolo ha modificato radicalmente il carattere agricolo dei terreni circostanti. Tuttavia, pur inserita nel contesto cittadino, la Villa conserva ancora la sua vocazione agricola mantenendo l'ampio giardino a pianta circolare e alcuni campi limitrofi utilizzati per le numerose attività colturali e di allevamento.

Verso la metà del XVII sec. la famiglia Zambelli, nel Libro d'oro del patriziato di Venezia, risulta proprietaria dei terreni sui quali si trova la Villa. I documenti testimoniano uno scambio di terreni con i monaci di Praglia che avevano qui un monastero. Gli Zambelli furono i protagonisti di queste acquisizioni. La primitiva costruzione è da far risalire alla metà del ‘600. Il matrimonio con il conte Ludovico Folco ampliò la proprietà. Nel ‘900 la Villa fu venduta alla famiglia Pesavento.

La Villa è a due piani con ali laterali che creano un suggestivo effetto scenografico. Al primo piano una sala centrale sulla quale si affacciano quattro stanze simmetriche; le pareti e i soffitti sono decorati a stucchi con disegni floreali. Interessante l'originale pianta circolare del giardino sottolineata da una doppia "carpinata" con piante secolari. È anche possibile ammirare una serie di grandi magnolie giapponesi, un cedro deodara o dell'Himalaya, noci americani, ippocastani e tassi.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Accompagnati da intermezzi musicali dal vivo visiterete la Villa ed il suo originale giardino di piante secolari. Potrete apprezzare le caratteristiche di un tipico insediamento del patriziato veneziano di cui la villa è un pregevole esempio. Affacciata sul canale Brentella, scoprirete l'importanza delle vie d'acqua a Padova. La singolarità di questa esperienza è data dalla visita alla sua fattoria dove vi verranno illustrate le ragioni che motivarono la nascita di insediamenti di questo tipo, caratteristica delle ville venete ma che in molti casi è andata perduta. Dopo aver visitato la Villa e il giardino, avrete un'esperienza diretta della vita della fattoria con le sue coltivazioni, i laboratori e gli allevamenti di cavalli e pecore. Tra questi è da segnalare soprattutto l'allevamento delle pecore Suffolk, famose per la qualità della loro lana. Sarà dedicato un approfondimento alla lavorazione della lana, dalla tosatura fino al filo, e potrete vedere anche alcuni prodotti finiti. Gli intermezzi musicali sono a cura degli studenti del liceo Marchesi di Padova

Testo scritto da Delegazione FAI dI Padova

VISITE A CURA DI

Apprendisti Ciceroni® I.T.S.C.T. "Einaudi Gramsci", I.I.S. "Concetto Marchesi"

SCUOLA DEL SANTO E PONTIFICIA BIBLIOTECA ANTONIANA, PADOVA

In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

La Scuola, o Scoletta del Santo e la Pontificia Biblioteca Antoniana sono parte integrante del vasto complesso monumentale di Sant'Antonio, che si sviluppa nella zona meridionale del centro storico di Padova. La Basilica di Sant'Antonio è tra i luoghi sacri più visitati al mondo. La Scuola del Santo si affaccia su Piazza del Santo mentre la Pontificia Biblioteca Antoniana è custodita all'interno del complesso monumentale, con accesso dal chiostro del Generale.

La Scuola del Santo venne fatta costruire dall'Arciconfraternita di Sant'Antonio di Padova, nata dopo la morte del Santo nel secolo XIII°; venne eretta nella seconda metà del XV° secolo. La Pontificia Biblioteca Antoniana nasce con il Complesso monumentale di Sant'Antonio, nel XIII° secolo; nel tempo, a differenza di molte biblioteche, ha mantenuto quasi intatto il proprio patrimonio librario.

La facciata a capanna in mattoni a vista della Scuola del Santo introduce tramite lo scalone settecentesco al primo piano; qui si apre la sala priorale, il grande spazio dipinto che narra vita e opere di Sant'Antonio e custodisce, tra le altre, alcune opere giovanili di Tiziano Vecellio. La Pontificia Biblioteca Antoniana è caratterizzata dal grande spazio centrale risalente al XVI° secolo, modificato nel XVII° secolo; conserva un prezioso patrimonio librario e da un inestimabile archivio musicale.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Una straordinaria occasione di scoprire due scrigni preziosi custoditi all'interno del Complesso museale di Sant'Antonio di Padova: la Scuola del Santo e la Pontificia Biblioteca Antoniana. La visita inizia da Piazza del Santo; entrerete nella Scuola, e tramite lo scalone monumentale visiterete la sala priorale, splendidamente decorata; la spiegazione dei giovani ciceroni sarà allietata da un intermezzo musicale. La visita prosegue nel cuore del Complesso basilicale del Santo attraverso due splendidi chiostri che ci permettono di raggiungere l'entrata della Pontificia Basilica Antoniana. L'ampia scalinata ci conduce nel cuore della Biblioteca. Il salone settecentesco, caratterizzato da due splendidi globi risalenti al XVIII secolo, sarà presentato dai giovani Ciceroni; scoprirete un immenso patrimonio librario ed un importante archivio musicale, legato alla Cappella della Basilica del Santo.

Testo scritto da Delegazione FAI dI Padova

VISITE A CURA DI

LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEO GALILEI, LICEO ARTISTICO PIETRO SELVATICO

sito FAI:

https://fondoambiente.it/

Allegati

PROGRAMMA ENSEMBLE FAI MARZO 2023_1.pdf