9 novembre 1943: un discorso memorabile
Luciano Canfora presenta il suo volume Il sovversivo al liceo Marchesi
Il nostro liceo ha deciso di dedicare il mese di Novembre 2023 alla figura di Concetto Marchesi. In questo contesto è stato organizzato un incontro con la professoressa Giulia Simoni e il professor Luciano Canfora, autore del volume Il sovversivo, testo che racconta proprio la vicenda del rettore e latinista siciliano che dà il nome alla nostra scuola.
Infatti quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario del discorso da lui pronunciato al Rettorato il 9 novembre del 1943, quando, durante uno dei periodi più bui della storia italiana, l'università di Padova si appresta, nonostante tutto, a inaugurare il suo 722° anno accademico.
A pronunciare il discorso inaugurale c’è quindi il rettore Concetto Marchesi, assai noto comunista e antifascista, che non ha intenzione di celebrare l’inizio dell’anno contestando platealmente la neonata Repubblica Sociale; nel contemo, non intende recare danno alla sua amata università.
A seguito del celebre del suo celebre discorso, la cerimonia si conclude con l’espulsione del rettore e del suo collaboratore Meneghetti: alcuni studenti della milizia repubblicana desideravano trasformare quel momento in un richiamo alle armi e alla fedeltà al fascismo.
Il discorso di Marchesi è stato quindi il focus dell’intervento del professor Canfora, che lo ha definito un “capolavoro di retorica" perché Marchesi è riuscito in un’impresa tutt’altro che semplice: dire ciò che la Repubblica Sociale vuole sentire e pretende dal popolo, convogliando allo stesso tempo un messaggio di libertà, quindi di opposizione e ribellione.
Marchesi, che ha decisamente imparato molto da tutti i retori latini che ha tradotto durante la sua carriera, utilizza infatti un linguaggio polisemico e volutamente ambiguo. Espressioni come «libertà dell’intelletto» e «lavoro» ai vertici fascisti sembrarono pregne dei loro ideali, mentre agli studenti apparvero come un chiaro invito a unirsi per poter riconquistare la propria libertà.
Il tema del lavoro risulterà focale anche in un altro capolavoro che ha visto coinvolta la figura di Marchesi: la Costituzione italiana, e in particolare l’articolo 1. Confrontandolo infatti con il primo articolo della Costituzione spagnola, emerge la centralità del ruolo dei lavoratori: in quello spagnolo infatti si legge «España es una República democrática de trabajadores» («La Spagna è una repubblica democratica dei lavoratori»), affermazione di chiara ispirazione marxista. Il testo della Costituzione Italiana reca invece la seguente espressione: «Repubblica Democratica fondata sul lavoro».
Si nota quindi, nella nostra Costituzione, la fusione tra il pensiero liberale e quello socialista, finalmente legati per dar vita ai valori civili degli italiani, e forse frutto anche dell’esperienza di Marchesi con il Partito Comunista e dell’attenzione che questi ha rivolto, nel suo celebre discorso al Rettorato, ad operai e lavoratori.
Il professor Canfora ha concluso il suo intervento accennando all’attualità dell’appello agli studenti di Marchesi, indicandolo quindi come un monito a mantenere attiva la nostra coscienza civile contro i pensieri nazionalisti che cercano di generare discordia e odio.
S. A.
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