Viaggio di formazione a Ginevra

Breve racconto di un viaggio d'istruzione

Nei primi giorni di Maggio, una delegazione composta da 21 studenti del Marchesi e altri alunni provenienti da differenti istituti (Dieffe, Curiel e Martini), ha partecipato al viaggio di formazione a Ginevra e a Castiglione delle Stiviere. 

Durante questi tre giorni abbiamo visitato il museo della Croce Rossa (Castiglione delle Stiviere), nel quale abbiamo potuto conoscere la storia della Croce Rossa e del suo ideatore, Henry Dunant. 

In questo sito sono conservati e raccontati, con grande passione da parte del conservatore del museo, alcuni esempi di lettighe, barelle e autoambulanze utilizzate dai soccorritori, nonché il testo originale del libro “Un ricordo di Solferino” (1862) scritto dallo stesso Dunant. 

Abbiamo poi visitato la sede ONU di Ginevra, nella quale abbiamo partecipato a un workshop sui diritti umani, a cura della dott.ssa Elena Ippoliti, che coordina l'Unità di Educazione e Formazione ai Diritti Umani della Sezione Metodologia, Educazione e Formazione presso l'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani a Ginevra. 

Nei giorni successivi, abbiamo esplorato la città di Ginevra, luogo ricco di storia, e in particolare la Cattedrale di San Pietro, nella quale è conservata la cattedra di Giovanni Calvino. Abbiamo poi avuto modo di vedere la loggia dell’arsenale, l’hotel de Ville, il muro dei riformatori e il museo della Croce Rossa Internazionale. 

In questi tre giorni abbiamo quindi scoperto come è nata la Croce Rossa e abbiamo compreso l’importanza dei diritti umani e del rispetto degli stessi, senza il quale non è possibile costruire una società giusta. 

Abbiamo quindi imparato che noi dobbiamo impegnarci, nella vita di tutti i giorni, per far sì che i diritti umani vengano rispettati nelle nostre case, nelle nostre scuole, nei rapporti con le altre persone, affinché questi non vengano erosi dalla malvagità e dalla violenza di altri uomini. 

Un mondo senza guerra, odio, violenza sarà mai possibile? Risulta difficile proporre una risposta a questa domanda, ma allo stesso tempo sarebbe sbagliato pensare che si tratti di un esito impossibile, e perciò rimanere indifferenti con la convinzione che tanto le cose non cambiano e non cambieranno mai. 

Con questa convinzione torniamo da questo viaggio a Ginevra: con l’idea che tutti noi possiamo fare qualcosa per il benessere di qualcun altro e che tutti possiamo favorire il dialogo tra le nazioni con l’unico obiettivo di raggiungere la pace. 

Sono quindi necessarie la forza, le competenze e l’entusiasmo di tutti, affinché l’ONU, e tutte le altre organizzazioni internazionali - che non sono infallibili - continuino a lavorare ogni giorno per un mondo migliore, nel quale ci sia il rispetto tra gli uomini e nel quale ci si possa chiamare tutti ‘fratelli’. 

Un ringraziamento particolare va infine presentato a chi ha reso in passato, rende e renderà possibili anche in futuro questi progetti, in particolare al dirigente scolastico Michele Giannini, al professor Gianluca Mungo, al professor Giulio Zennaro e ai docenti accompagnatori Stefano Zoccarato e Erika Marazzotta.

Lorenza Vaccese