Europa ludens: un viaggio inaspettato alla scoperta dell’Europa

Se dovessimo usare una sola parola per descrivere ciò che è stata per noi l'esperienza di Europa Ludens, sceglieremmo senza dubbio l’aggettivo "inaspettata".

Partecipare al progetto, infatti, è stata occasione di una serie continua di novità e sorprese: a tutti gli effetti un "viaggio inaspettato", per usare le parole con cui Tolkien definisce l'impresa che intraprende Bilbo. E così, anche noi siamo diventati dei piccoli hobbit, alla scoperta di una grande realtà di cui avevamo solo sentito parlare e che potevamo solo immaginare: l’Europa. 

Questi giorni sono stati una scoperta, un'avventura e, forse ancora di più, un percorso di crescita. Il progetto e, in particolar modo il viaggio, è stato per noi un'esperienza unica nel suo genere e sicuramente indimenticabile. Per di più, il tutto è stato reso ancora più emozionante dalle bellissime persone con cui abbiamo potuto condividere questo  viaggio, approfondendo legami già esistenti e creandone di nuovi.

 

Il racconto del viaggio

Cominciamo dall'inizio. Il progetto ha preso il suo avvio con tre incontri, svolti presso il liceo Curiel, in cui si sono affrontate tematiche quali la storia dell'Unione Europea, il suo funzionamento, il suo futuro e i diritti umani grazie agli interventi di alcuni ospiti ed esperti. Oltre alle discussioni, poi, si sono svolti dei laboratori: delle attività che hanno reso il tutto più attivo e partecipato. Una volta approfonditi questi aspetti, eravamo dunque pronti per partire e per vivere in prima persona ciò di cui avevamo tanto parlato e di cui ci eravamo tanto interessati e appassionati.

Il viaggio era stato organizzato e pianificato nei minimi dettagli, cercando di ottimizzare il più possibile il tempo per farlo fruttare al meglio. Per di più, le visite sono state pensate e ordinate accuratamente in modo che costituissero una sorta di climax ascendente, che sarebbe culminato con la visita alle istituzioni europee. Il leit motiv del percorso era, infatti, il processo che ha portato alla costituzione di quella straordinaria istituzione che è l'UE. 

Sappiamo che l'unione europea è nata sulle ceneri di due terrificanti conflitti mondiali e sulle rivalità tra stati e popoli europei che avevano causato le due guerre. Così, è stato scelto di visitare il forte di Schoenenbourg, una delle più grandi fortificazioni della Linea Maginot, simbolo della ben nota rivalità franco-tedesca, che aveva appunto diviso il continente. 

Oltre che dalla guerra, poi, l'Europa pre-unione era stata segnata dalle indicibili barbarie nazi-fasciste, e allora ecco che già il primo giorno abbiamo potuto visitare il campo di concentramento di Natzweiler-Struthof, un sito costruito dai nazisti per internare specialmente prigionieri politici e partigiani. Sebbene questo fosse un campo relativamente piccolo, era dotato di una camera a gas, di un forno crematorio, di diverse stanze per le torture nonché di una sala per gli esperimenti "scientifici". La maggior parte delle strutture sono state ricostruite, mentre un paio sono ancora quelle usate durante la guerra. Come sempre, quando si parla di eventi e luoghi tanto drammatici, che raccontano  tanta malvagità, è difficile trovare le parole adeguate per descrivere ciò che si prova. Ciò che possiamo dire è, molto semplicemente, che non ce ne dimenticheremo di certo.

Alla scoperta degli organi europei

A questo punto, dopo la visita al centro di Strasburgo e una degustazione di specialità locali (il secondo giorno), potevamo finalmente andare alla scoperta di ciò che è il risultato di tanta violenza, di crimini tanto efferati e di tempi così bui, ma al tempo stesso di grande ambizione, lungimiranza e cooperazione. Abbiamo iniziato con il Consiglio d'Europa, organo per la verità indipendente dall'Unione che ha come obiettivo la tutela e la promozione dei diritti umani nell'intero continente. 

Qui siamo stati accolti dal dott. Stefano Montanari, il quale ci ha illustrato il funzionamento del Consiglio e ha risposto ad alcune domande preparate da noi. La conferenza si è rivelata  illuminante ed estremamente formativa.

Il pomeriggio dello stesso giorno, invece, abbiamo avuto accesso al Parlamento Europeo, la cui visita si è conclusa con un incontro sul tema delle migrazioni  decisamente interessante, nonché piuttosto commovente, con l'Onorevole Bartolo, .

Europa 2Il viaggio - e l'esperienza - si sono infine conclusi con una visita alla cittadina di Colmar, un grazioso e pittoresco centro dell'Alsazia, dove ci siamo potuti godere gli ultimi momenti di fascino e divertimento prima del viaggio di ritorno. A tal proposito, in pullman sono poi state raccolte e condivise opinioni, sensazioni ed emozioni sull'esperienza vissuta.

Infine, al di là della ricchezza del programma, che ci ha permesso di scoprire luoghi tavola affascinanti, altre volte terribili, e di incontrare figure di altissimo rilievo e spessore, la vera ricchezza donataci da questo "viaggio inaspettato" è quella che ognuno di noi si è portato dentro dal giorno in cui siamo rientrati. Una ricchezza per la quale desideriamo ringraziare tutti i docenti - e specialmente il professor Zennaro - che si prodigano ogni anno per l’organizzazione di’Europa Ludens

Questa è , ovviamente, una ricchezza che speriamo possa essere condivisa in futuro da numerosi studenti desiderosi  di scoprire una realtà così importante della nostra storia e del nostro presente.

Viva l’Europa!



La delegazione dell’I.I.S. Marchesi di Padova del progetto Europea Ludens -visita alle Istituzioni Europee di Strasburgo.