Le tradizioni in Italia stanno scomparendo?
L’importanza delle tradizioni nell’unificazione dei popoli
Nella vita quotidiana contemporanea le tradizioni sembrano sempre meno rilevanti, ma ci siamo mai chiesti il motivo di questa tendenza?
Un tempo, le tradizioni, quali le feste di paese per festeggiare le raccolte feconde o i riti di passaggio all’età adulta, univano una comunità in un legame di condivisione e appartenenza. Erano il filo conduttore che legava insieme le persone, soprattutto nelle ricche e variegate culture regionali italiane, che ora sembrano essere sempre più dimenticate. Sebbene alcune tradizioni riescano a persistere nel tempo, la loro importanza sembra gradualmente svanire, diventando quasi irrilevante nel contesto della vita quotidiana. Ma è davvero così?
Le tradizioni rappresentano una componente fondamentale della nostra identità. Ci mettono in relazione con la rete sociale che ci circonda, creando un ponte tra il passato e il presente, legandoci a coloro che ci hanno preceduto e che hanno tramandato queste stesse tradizioni per generazioni. Questo genera a sua volta un senso di appartenenza e continuità che può rafforzare il legame collettivo.
Tuttavia, queste festività e credenze peculiari, che una volta erano il cuore pulsante delle nostre comunità, si stanno gradualmente affievolendo. Questo è in gran parte dovuto all'espansione dei nostri orizzonti e alla globalizzazione, nonché alla conseguente commercializzazione delle culture e delle etnie per il turismo.
Infatti, regioni come la Sardegna o popolazioni come quelle delle tribù hawaiane, riescono a mantenere parte della loro identità culturale perché risultano attrattive per le masse. Questi luoghi diventano facilmente emblematici, e divengono quindi più facilmente pubblicizzabili e "utili" nell'attuale società di matrice capitalistica.
Al contrario, altre comunità che non riescono a diventare emblematiche o a mantenere un certo grado di esotismo, devono adeguarsi alla globalizzazione. Questo fenomeno, pur facilitando la creazione di "cittadini del mondo" con menti aperte e commerci semiliberi, porta anche a un’uniformità culturale.
Infatti, più le comunità sono uniformate, più le caratteristiche uniche di ogni area geografica decadono e il mondo diventa un unico grande acquirente “compratore”. Tuttavia, smarrendo le tradizioni, che sono l'elemento fondativo del gruppo, si spinge lo stesso compratore verso un isolamento sempre più profondo e verso una routine di lavoro-riposo che inevitabilmente lo intrappola in un circolo vizioso.
Come interrompere questa deriva?
Nonostante sia necessario mantenere una visione aperta e priva di pregiudizi, che un mondo più connesso ci permette di sviluppare, sarebbe bene, soprattutto per noi giovani, sforzarci di conoscere la comunità alla quale apparteniamo e cercare di mantenere vive queste tradizioni, o per lo meno, dato che spesso esse, in passato, erano legate strettamente alla religiosità, ricercarne anche di nuove per riunirci ancora, in quanto l’essere umano naturalmente ricerca una comunità e dobbiamo fare in modo di preservarla. Alcuni modi per riuscirvi potrebbero essere, per esempio, aderire ad associazioni per la salvaguardia culturale territoriale, oppure partecipare a iniziative di rievocazione storica, che già si impegnano per questa causa.
Silvia Segato
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